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Cataio

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Il nome, risalente all’epoca romana, richiama le cure termali: mons aegrotorum (monte degli ammalati). Le virtù terapeutiche delle acque termali del bacino di Abano, Montegrotto e Battaglia erano note ai Veneti già nell’VIII secolo a.C.. In epoca romana la località ospitò l’imperatore Tiberio (I sec. d.C.) e fu lodata dal poeta Claudiano (IV sec. d.C.), e successivamente da Cassiodoro, storico e ministro di Teodorico (inizio VI secolo). Questi, facendo onore all’appellativo di "amator fabrarum et restaurator civitatum", dopo aver visitato il complesso termale "longa senectute quassatum", ne decise il restauro. 

Nell’alto Medio Evo la località prese il nome di San Pietro Montagnon, nome riconducibile probabilmente all’antica famiglia degli Agnoni che sull’omonimo colle avevano un piccolo fortilizio, a guardia dei loro estesi possessi. I signori di Montagnone furono poi coinvolti, come il territorio circostante, nelle varie vicende di quei secoli: conobbero il dominio di Ezzelino, degli Scaligeri, dei Carraresi ed infine della Repubblica di Venezia.

Il comune è sorto nel 1919, staccandosi da Battaglia Terme, assumendo il nome di San Pietro Montagnon, sostituito nel 1934 da quello attuale. Ricopre una superficie di 1.525 ettari, risultando così uno dei più piccoli della regione collinare e si estende per il 71% in pianura.

L’efficacia delle acque termali fu descritta dal celebre medico Pietro d’Abano nel suo libro De balneis (1250), da Giovanni Dondi nel Tractatus de fontibus calidis agri patavini (1388), da Michele Savonarola in De balneis et thermis naturalibus Italiae (1440).