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Teolo.jpg (35231 byte)

Teolo
Superficie Territoriale
Ha 3.111
Altitudine sul livello
del mare
Collina
Ha 1.710 Massima
m.
526
Boschi
Ha 847 Minima
"
12

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Volo
Storia Panorama
Alberghi e Pensioni
Economia
 
20 km. da Padova
Prevalente
"
15–100

Popolazione Residente (teolesi)
del centro principale
"
165
1871
1951
1961

Castelnuovo

504

620

103–560
Castelnuovo
86 79
310
Ronco
24 26
250
Case sparse
694
515
San Biagio
2.251
2.070
14–185
San Biagio

66
130
17
Convento Praglia
81
80
21
Crescione
35
20
15
Farez
96
46
17
Fer. Contarini
44
16
Marini
28
17
Monterosso
47
108
25
Pelizza
60
44
17
Tambara
70
56
17
Villa Emo
43
34
17
Villa Lina
36
53
17
Case sparse
1.645
1.288
Teolo
1.536
1.298
22–523
Teolo

329
409
175
Ghetto

85
133
200
Case sparse
1.122
756
Tramonte
874
917
12–234
Tramonte

287
198
14
Monteortone

33
15
Case sparse
554
719
Villa
1.807
1.788
12–223
Villa

251
211
50
Treponti

90
116
17
Andreoli
44
35
25
Bresseo-Forti

38
252
17
Costigliola

16
24
50
Molinrotto
37
42
Case sparse

1.331
1.150
Totale
3.810
7.272 6.693
1871
1951
1961
Maschi Femmine Maschi Femmine
3.736 3.536 3.419 3.274
Popolazione Residente Attiva in %
Agricoltura
49
30
Industria
20
43
Altre attività
31
27
Totale attiva sulla residente
40
41

È il più esteso dei comuni euganei, con 3.111 ettari, in leggera prevalenza in collina (55%) ed ha una configurazione assai irregolare e varia. La via Montanara, che da Padova conduce ai Colli, già a Feriole entra nel comune di Teolo, costituendone la nervatura centrale e percorrendolo fino al centro di Teolo, da cui si dirama fino a scendere a Vo da una parte e salire verso il Venda dall’altra.
Secondo alcuni luogo natale di Tito Livio, il grande storico romano; fu di sicuro patria del giureconsulto Da Teolo (sec. XIV), lodato dallo Scardeone.

Già in documenti del 983 e del 1055 compaiono i nomi Titulo e Theolo che sono già da ricondurre al latino titulus nel significato di confine: nel territorio di Teolo infatti venne ritrovato uno dei cippi confinari, risalenti al 141 a.C. che segnavano il confine tra l’agro patavino e quello atestino.
Nel XIII secolo Teolo era già dipendente del comune di Padova; fu sede di podestà e poi di vicari, con 1400 armati e 350 a cavallo, che abitavano nell’omonimo palazzetto, posto al centro di Teolo, all’inizio della strada per Castelnuovo.
Le rovine della Rocca di Pendice testimoniano il possesso per lungo tempo esercitatovi dai vescovi di Padova.

La piccola torre sormontata dal cupolino, su cui cigola la banderuola di ferro con il leone di San Marco, uno dei pochi sfuggiti alla distruzione, ha un orologio messo nel 1543 a spese della vicaria essendo vicario Alessandro Capodivacca.
A Castelnuovo si ergeva il castello della nobile famiglia medievale dei Maltraversi.
Sulle pendici del Venda sorse, ai primi del XIII secolo, un piccolo convento, chiuso dalla Repubblica veneta nel 1767, del quale restano solo i ruderi. Ai piedi del monte delle Are sorge l’imponente Abbazia benedettina di Praglia, ricca di storia, il cui primo nucleo risale al 1117.

Fu l’Austria, sul finire della sua dominazione nel 1862, che tolse a Teolo Commissariato e Pretura e lo ridusse a semplice e malformato Comune, con sede al piano, a Treponti.

– 1911, 28 maggio: è inaugurata la linea tranviaria Padova-Villa di Teolo (cessata il 12 giugno 1939)
– 1955, 3 luglio: è inaugurato l’acquedotto.

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Callegari, Adolfo Guida dei Colli Euganei (1931, 1963, 1973)
Michieli, Iginio, I Colli Euganei (1966, Soc. Coop. Tip. Padova)