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Baone.jpg (30490 byte)

Baone
Superficie Territoriale
Ha 2.444
Altitudine sul livello
del mare
Collina
Ha 1.911 Massima
m.
415
Boschi
Ha 313 Minima
"
6

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Volo
Storia Panorama Sentieri Alberghi e Pensionni Economia La gente
29 km. da Padova Prevalente

"

25–150

Popolazione Residente (baonesi)
del centro principale
"
15
1871
1951
1961

Baone

1.805

1.350

6–200

Baone

254

268

17

Casette

61

53

27

Brusalisega

69

42

41

Case Venezia

41

23

59

Castagnarola

48

35

23
Fontana
74
60
24
Preare
63
98
21
Case sparse
1.195
771
Calaone

1.359
1.237
12–415

Calaone

315
248
127
Rivadolmo

177
158
17
Piombà

88
49
16
Case sparse
799
782
Valle San Giorgio
1.140
801
17–281
Valle San Giorgio

114
102
23
Muso

114
81
78
San Biagio
68
56
30
Case sparse
844
562
Totale
2.791
4.304
3.388
1871 1951 1961
Maschi Femmine Maschi Femmine
2.146 2.158 1.726 1.662
Popolazione Residente Attiva in %
Agricoltura
69
39
Industria
17
46
Altre attività
14
16
Totale attiva sulla residente
41
35

I conti di Bavone, dai quali il comune prende il nome, erano probabilmente un ramo della nobile famiglia dei Maltraversi e nell’alto Medio Evo avevano nella località un castello e vasti possessi.

Sul Monte Gemmola sorgeva un piccolo convento ove si rinchiuse e morì nel 1226 Beatrice, figlia del marchese Azzo VI d’Este, oggi venerata come beata.

A Calaone nacque la gentil Sabina, poetessa latina del I secolo dopo Cristo, ricordata da Marziale e vi ebbe i natali anche G.B. Maganza, detto Magagnò (1509-1589) singolare figura di pittore e di poeta.
Sul mone di Calaone sorgeva un fortilizio, rifugio dei marchesi d’Este, distrutto dal loro acerrimo nemico Ezzelino da Romano nel 1256.

L’attuale canonica di Valle San Giorgio fu in origine casa di campagna del grande giurista Marco Mantova-Benavides (sec. XVI).

Tra il 1629 e il 1631 la zona conobbe la peste.

È il terzo comune, dopo Vo’ e Rovolon, della regione euganea per superficie, con 2.444 Ha, dei quali solo il 21,8% giace in pianura, mentre ben il 78,2% forma la superficie propriamente collinare.

Il territorio è diviso in due parti dalla piccola striscia piana che da Piombà si spinge ai piedi di Valle di sotto, percorsa dallo scolo Molina.

Nel 1777 a Valle San Giorgio Giacomo Casanova fece visita all’arciprete Antonio Maria Gozzi, verso cui egli conservava una devota gratitudine, ricordando l’avviamento avuto negli studi quando, immaturo scolaro dell’Università di Padova, aveva alloggiato in casa di lui [Bruno Brunelli, 1955]

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Callegari, Adolfo, Guida dei Colli Euganei (1931, 1963, 1973)
Michieli, Iginio, I Colli Euganei (1966, Soc. Coop. Tip. Padova)