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Ville

- Ca' Marcello(forse risale all'età di Ezzelino; dopo che Monselice passò a Vicenza, la Rocca, divenuta inutile per gli allargati confini, fu divisa in tre lotti; ai patrizi Marcello toccò uno di questi (gli altri due, ai Malipiero e ai Duodo); pervenuto al conte Vittorio Cini in eredità dalla famiglia della nonna Giraldi-Cini (che l'aveva acquistata nella prima metà dell'800) venne restaurato e dal 31 marzo 1972 appartiene alla Fondazione Giorgio Cini)
- Nani Mocenigo (sec. XVII, rest. nel 1930)

- Duodo-Cini (già de conti Balbi-Valier, è uno dei tre lotti della citata divisione; presente una chiesetta del 1099, fu abbattuta, con permesso del Papa, dal procuratore di S. Marco Francesco Duodo; egli ne costruì un'altra e ad essa accostò il palazzo; suo figlio Pietro eresse poco dopo le sei cappelle, come il palazzo, su disegno dello Scamozzi; passata in proprietà del conte Vittorio Cini, che la restaurò con l'intervento della Soprintendenza ai Monumenti, divenne poi dimora di una sorella del conte; in forza di una vecchia clausola, il Santuario, con le Sette Chiese, con la strada pedonale superiore e con il diritto di accesso alla scala verso la Rocca, è passato in proprietà della Parrocchia).
- Saggini - Buzzaccarini (già del marchese Buzzaccarini, una volta dei fratelli poeti Francesco e Angelo Saggini, possessori di altra villa a Galzignano; di proprietà del Convento di S. Giacomo a seguito di donazione fatta dai coniugi Maria e Angelo Schiesari; il bosco nel 1966 è stato acquistato dal Comune per una piccola parte (mq. 4500): vi era custodita la statua del Canova (1778) ora al Civico di Padova, rappresentante Alvise Vallaresso sotto l'aspetto di Esculapio)
- Tortorini (in piazza della Vittoria, dove si è trasferito il Comune nel 1966)

- Villa Emo